IL TEATRO COMUNALE

Il teatro comunale è rimasto danneggiato in seguito al sisma del 2012 ed è chiuso al pubblico. Fu costruito a partire dal 1905 e terminato nel 1907 su progetto dell’architetto Arturo Prati. L’interno a pianta ellittica, era provvisto di un solo ordine di palchi e di un ampio loggione. Tuttavia già negli anni ’20 la struttura interna fu modificata da Emilio Giorgi progettista del teatro di Finale Emilia. L’attuale teatro, pur mantenendo la pianta ellittica della platea, presenta un primo ordine di galleria, due ordini di palchi e un loggione finale. Del progetto originale di Prati conserva la bellissima volta decorata con motivi floreali in puro stile liberty e il lampadario centrale in ferro battuto.

L’ARCHITETTURA LIBERTY

Numerose sono le testimonianze dell’architettura Liberty presenti negli edifici del centro storico: bassorilievi floreali che incorniciano finestre e decorano le facciate, mascheroni, cornicioni dipinti, ferri battuti dalla linea sinuosa… Una menzione particolare merita villa Duò, rimasta gravemente danneggiata dal terremoto del 2012, un sontuoso edificio costruito nel 1905 su di un lotto di terreno compreso proprio entro la cerchia delle mura dell’antico borgo medievale. Il progettista è l’architetto Arturo Prati a cui si deve anche il teatro comunale. La villa è caratterizzata dalla torretta centrale coronata da altana e dalle decorazioni in cemento a motivi vegetali che contornano le finestre nonchè dagli eleganti ferri battuti dei balconi e delle cancellate.

 

L’ANTICA DROGHERIA GIBERTI

Questa drogheria è una bottega storica che aprì i battenti nel 1873 su iniziativa di Andrea Giberti, uno dei primi commercianti al dettaglio nella Bassa, e a tutt’oggi i nipoti del fondatore ne mantengono ancora la proprietà. La drogheria fu la prima rivendita di sali e tabacchi del paese e la prima ricevitoria del lotto. Conserva ancora al suo interno gli arredi originali di inizio novecento e un’atmosfera fuori dal tempo.

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